Raccolta

Perché differenziare

Raccolta umido

La raccolta differenziata della frazione umida, ovvero degli scarti di cucine e mense, attraverso il compostaggio, diventa risorsa biologica strategica per mantenere  la salute del suolo, bene fondamentale per la vita umana, oggi fortemente degradato.

 

I rifiuti di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile certificati a norma EN 13432 (shopper, sacchetti ortofrutta, sacchetti e buste per alimenti, pellicole, stoviglie, vaschette, capsule per bevande e altri) devono essere conferiti nella raccolta differenziata dei rifiuti organici umidi.

 

Nella stessa frazione sono conferiti dai cittadini anche frazioni merceologiche biodegradabili e compostabili similari, anche se non si tratta di imballaggi, quali sacchetti per il contenimento della frazione organica umida, stoviglie, posate e palette, capsule caffè.

01

Andamento della raccolta dell'umido

L’Italia è un paese molto virtuoso nella raccolta dell'umido, che rappresenta circa il 40% di tutta la raccolta differenziata.

 

Che cosa si ottiene dal riciclo dell'umido? Secondo le stime del CIC (Consorzio Italiano Compostatori), si ricavano oltre 2 milioni tonnellate di compost che contribuiscono a immagazzinare nel terreno 375.000 tonnellate/anno di carbonio organico e a risparmiare l’emissione di 4,3 milioni di tonnellate di CO2 equivalente/anno, rispetto all’avvio in discarica, e permesso di produrre 312 milioni di Nm3 di biogas, corrispondenti a una produzione energetica di 664.000 GWh/anno e 100 milioni di Nm3 di biometano. 

02

Ripartizione percentuale della raccolta

In questo sistema, gli imballaggi in bioplastica certificata apportano il loro fondamentale contributo su più livelli.

I risultati del riciclo organico

0M

di tonnellate di compost prodotto all’anno

0,0M

di tonnellate di CO2 risparmiata

0M

di Nm3 di biogas ridotti

I vantaggi delle bioplastiche

Come shopper e sacchetti ortofrutta

Consentono il trasporto delle merci e successivamente si trasformano in contenitori per la raccolta ottimizzata, efficiente ed igienica del rifiuto umido, contribuendo così alla massimizzazione dei quantitativi raccolti in modo differenziato. Un unico imballaggio, quindi, in grado di assolvere a due funzioni migliorando il bilancio ambientale complessivo.

Come imballaggi per uso alimentare

Confezioni flessibili, pellicola alimentare,  retine, vaschette/vassoi, stoviglie, bicchieri, capsule per bevande, etc. permettono di limitare la produzione di rifiuti indifferenziati perché riciclabili direttamente con la frazione umida (senza dover separare contenuto e contenitore) anziché essere inviati ad incenerimento o, peggio, in discarica. Anche in questo caso ritroviamo imballaggi in plastica compostabile da poter conferire direttamente nell'umido.

Come filiera economica

Crea sviluppo e occupazione per l’intero sistema Paese.

Cosa mettere nell’umido

La raccolta organica ha contribuito a immagazzinare nel terreno 375.000 tonnellate/anno di carbonio organico e a risparmiare l’emissione di 4,3 milioni di tonnellate di CO2 equivalente/anno, rispetto all’avvio in discarica, e permesso di produrre 312 milioni di Nm3 di biogas, corrispondenti a una produzione energetica di 664.000 GWh/anno e 100 milioni di Nm3 di biometano.